Un contributo
prezioso è l’indagine congiunturale condotta da Artigiancassa presso un
campione di piccole imprese con meno di 50 addetti di cui è stato analizzata la
componente
femminile e che ha rilevato la fiducia
sull’andamento dell’economia, alcuni aspetti della attività d’impresa ed in
particolare la situazione creditizia. La fiducia delle imprese femminili è in
crescita anche se resta su livelli bassi e ben distanti dal periodo pre crisi
soprattutto per il persiste del basso livello dei ricavi connessi al calo della
domanda sia interna che estera. Anche il quadro occupazionale continua a
deteriorarsi con 4 imprese su 10 che hanno diminuito o prevedono di diminuire
gli occupati. Entrando nel merito della situazione
creditizia d’impresa si osserva che le imprese femminili riscontrano
più difficoltà rispetto al totale imprese. Quasi la metà delle imprese
femminili (47,5%) è riuscita a far fronte ai propri impegni finanziari con
difficoltà e ritardo. Le criticità evidenziate influenzano le aspettative sulla
capacità di far fronte al fabbisogno finanziario: per metà sia delle imprese
femminili (55,8%) che di quelle totali (50,0%) prevede di restare nella
situazione prima descritta mentre è allarmante che il 40,9% di tutte le
tipologie di imprese preveda un peggioramento. Prendendo in considerazione solo
le imprese che hanno attivi fidi o finanziamenti da oltre sei mesi vediamo che
una impresa femminile su dieci (89,0%) li motiva con esigenze di liquidità e
cassa, una su dieci (10,0%) li ha destinati ad investimenti e solo
l’1,0% aveva come scopo la ristrutturazione del debito. Per quanto riguarda i costi dei finanziamenti,
le imprese femminili - con fidi o finanziamenti attivi da oltre sei mesi -
indicano più del totale imprese un peggioramento della situazione: nel
dettaglio risponde in tal modo oltre la metà relativamente al costo del
finanziamento (56,0% contro il 36,7% del totale imprese), quasi i due terzi
relativamente al costo dell’istruttoria e delle altre condizioni (64,3% contro
il 59,2% del totale imprese) e tre quarti relativamente alla situazione delle
garanzie richieste (75,6% contro il 63,8% del totale imprese).
Elaborazione
a cura della dott.ssa Marina Gargiulo
(Fonte: Osservatorio
Donne impresa 2014)
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