domenica 29 novembre 2015

L’artigiano oggi: un CYBORG


 
 
 
L’artigiano oggi: un CYBORG

Stampa 3D, schede open source, software per la progettazione e nuovi materiali sono entrati da tempo nel laboratorio dell’artigiano, già proiettato in un presente che gli altri si ostinano a chiamare futuro. Il processo di cambiamento imposto dal passaggio dall’analogico al digitale inizia a farsi largo nell’immaginario collettivo che oscilla tra due estremi: un romanticismo produttivo e una manifattura 4.0 destinata a finire in mano ai cyborg. In mezzo c’è la quotidianità di molti artigiani che hanno iniziato a trasformare con abilità e pazienza la loro creatività e il loro sapere in… bit !

L’economia ha, dunque, imposto nuovi paradigmi e gli imprenditori, soprattutto i piccoli e i micro, hanno dovuto accelerare la loro trasformazione. Ciò nonostante buona parte delle persone continua ad attingere alla memoria e agli archetipi che hanno fatto dell’artigiano una sorta di figura immanente della società e quindi irrinunciabile, qualunque cosa succeda

Secondo la personale esperienza, incontro spesso donne imprenditrici piene di talento che con le nuove tecnologie e con la loro mente hanno conquistato quote di mercato. Sarte che cuciono abiti su misura da secondo matrimonio, visto il dissolversi frequente dei legami familiari,  hanno pensato ad un nuovo scenario economico. Imprenditrici a capo di aziende che operano nel legno,  ma non hanno mai visto un martello,  perché con la stampa 3D  creano prototipi di altissima precisione. Ancora, chi con il riciclo dei tessuti ha creato accessori personalizzati per le borse. Quando l’innovazione sposa la tradizione.. Quando la storia si lega agli algoritmi. . Per Natale magari potremo immaginare anche un presepe fatto a mano ambientato su Marte?
Marina Gargiulo

 

sabato 21 novembre 2015

Il welfare.." fai da te"!


 
 
Verso un welfare a misura di donna: ecco cosa succede in Europa

 

Mentre in Italia siamo ancora al “welfare fai da te”

 

Nel sistema di welfare italiano la famiglia ricopre da sempre un ruolo fondamentale, sostenendo direttamente il costo di un ampio ventaglio di servizi per i propri componenti (soprattutto bambini, piccoli e anziani) che gli attori pubblici sono spesso incapaci di garantire, parzialmente o totalmente. Negli ultimi anni, a causa delle trasformazioni economiche, sociali e demografiche – calo del tasso natalità, invecchiamento della popolazione, impoverimento generalizzato, evaporazione legami familiari – per il sistema-famiglia è diventato sempre più difficile reggere il peso degli oneri di cura e assistenza sinora sostenuti. La crisi economica, in particolare, ha portato all’aumento dei rischi e dei bisogni sociali e ha ulteriormente indebolito le capacità di risposta del welfare tradizionale.

Il “welfare fai da te” delle famiglie è sempre più vicino al collasso. Il “welfare fai da te” o “welfare informale” mediamente pesa sui bilanci familiari per 667 euro mensili. Con queste risorse vengono pagati servizi di baby-sitting, lavori domestici, servizi di assistenza agli anziani e alle persone non autosufficienti che il settore pubblico non riesce a garantire.

Per salvaguardare un minimo di cura "professionale” molte famiglie hanno dovuto ridurre i  consumi, intaccare i risparmi e/o indebitarsi.

Invece (dall’altra “ parte del mondo”!) il quadro sociale Europeo pone maggiore attenzione ai nuovi rischi (new risk dimension),  sviluppa approcci imperniati sul ciclo di vita (life cycle approach), accresce i servizi e riduce i trasferimenti monetari (service dimension),  favorisce lo sviluppo del capitale umano (investment dimension) e favorisce il ricorso a soluzioni innovative sotto il profilo sociale (social Innovation dimension) attraverso: coinvolgimento in ruoli attivi di soggetti  che condividono i problemi,  attivazione di nuove risorse (umane, organizzative, tecnologiche, finanziarie), creazione di nuove forme di collaborazione tra soggetti pubblici e privati, ricorso a strumenti finanziari non convenzionali. Mi chiedo,  quindi,  quale è il GAP che passa tra l’Italia e l’Europa? Dentro il quale viaggia semplicemente una risposta ai nuovi bisogni… La cura per i figli e l’assistenza agli anziani non può essere delegata alla donna ma deve passare in capo ad un sistema articolato di servizi. Altrimenti la difficoltà nella conciliazione famiglia-lavoro rappresenterà sempre più un freno allo sviluppo economico e sociale.

Il modello europeo vede ad esempio l’erogazione di un Voucher Universale del quale le famiglie possono usufruire con un ventaglio di servizi disponibili. E interessante è l’alleanza di più attori economici: Aziende, Casse mutue, Sindacati, Associazioni di categoria, terzo settore, Governi locali, Enti bilaterali, …che vanno a configurarsi,  con l’erogazione del voucher universale, nel processo di protezione sociale. Quando arriverà il concetto di “universale”  nel nostro bel Paese?

giovedì 19 novembre 2015

Confartigianato Donne Impresa- Latina. Assemblea 16 dicembre 2015



  Assemblea provinciale di "Confartigianato Donne Impresa"
 Latina 16 dicembre 2015 - ore 18,30

Presso la sede provinciale della Confartigianato di Latina (c/o Centro Commerciale Latina Fiori, Torre 5 Gigli scala A - Tel. 0773.666593), il 16 dicembre, alle ore 18,30, si terrà l'assemblea provinciale di "Confartigianato Donne Impresa", dove si discuterà sui seguenti punti:
  • Presentazione dati dell’osservatorio Confartigianato Donne Impresa sull’imprenditoria femminile in Italia “All’alba della ripresa. Imprese e lavoro delle donne dopo due recessioni”. 
  • Nuove iniziative in programma per il 2016
  • Varie ed eventuali.
Vi aspetto.


Marina Gargiulo
Presidente provinciale
Confartigianato Donne Imprese


martedì 10 novembre 2015

2040: l'imprenditore nel futuro


 
 
 
2040: proviamo ad immaginare il futuro se non lontanissimo, almeno per la generazione dei quaranta e dintorni,  che tra venti anni e più si troveranno ad un passo dalla pensione o forse sarà solo un miraggio.. Generazione tartassata di tasse, poche prospettive .. che lascia un’eredità pesante ai propri figli. Investita dalla crisi economica e con un contratto di lavoro che ormai rappresenta solo un lontano ricordo. E allora quale alternativa? Mettersi in proprio? Attività nuove imprenditoriali che sorgono come funghi e che con altrettanta fretta vengono chiuse nel giro di qualche mese. Ma l’imprenditore del futuro come dovrebbe essere? Proviamo ad immaginarlo.. In doppiopetto grigio che stringe la sua giacca al freddo di ogni mattina? Immerso nel suo tablet o nel suo smartphone alla ricerca di una nuova clientela? Alle prese con concetti come “internazionalizzazione” o “outsourcing” . Ma cosa realmente esprimono questi concetti?  Siamo veramente pronti per i mercati internazionali? Mercati che sono perfetti quartieri inglesi, dove tutto è preciso, come l’ora  del thè. Forse sarebbe meglio non cercare di assomigliare e non imitare i nostri cugini europei che nel 2040 forse ci vivono già.. A noi italiani il thè non piace, non piace essere rigidi.. Noi siamo l’eccellenza nel mondo, siamo la moda,  siamo il gusto, il design, siamo l’arte…e la creatività non si scandisce con le ore di un orologio. Per noi internazionalizzazione significa essere cittadini del mondo e l’unicità dei prodotti ci contraddistingue. L’imprenditore del futuro allora forse bisogna immaginarlo come leader di una squadra, dove ogni componente della squadra è a sua volta un leader nel proprio campo. Le persone sono il vero patrimonio di un’azienda. E non c’è politica di abbattimento dei costi che tenga. L’innovazione forse è un concetto semplice, senza ricercare chissà quali paroloni o invenzioni. Innovare è sfruttare al meglio il nostro cervello, non renderlo schiavo di un cellulare ..che può procurare uno pseudo-infarto se cade nell’acqua. Magari tra venti anni il nostro telefonino ci farà lo stesso effetto ad oggi di un disco a 33 o 45 giri. E allora da soli non andiamo da nessuna parte. Fare squadra e conservare la propria unicità. Creare sentieri alternativi al sistema economico attuale, per arrivare al traguardo del 2040 che magari.. ci aspetta da un bel po’…

Marina Gargiulo

sabato 31 ottobre 2015

Le lavoratrici pagano un prezzo troppo alto?






La situazione dell’Italia, come è noto, è particolarmente critica, lo Stato non sembra più in grado di fronteggiare adeguatamente i bisogni espressi dai territori. L’elevato livello di debito pubblico, le lacune nei servizi pubblici, l’invecchiamento demografico…Ormai anche le persone che vivono in condizioni di “normalità” si trovano catapultate in situazioni di disagio economico e sociale, il ceto medio si  avvicina sempre più alla soglia della povertà. Le donne in particolare pagano un prezzo troppo alto. Vi sono, inoltre,  bisogni che derivano dalla trasformazione del mercato del lavoro, del sistema produttivo e della struttura familiare, che fanno emergere l’esigenza  di nuove tutele e forme di conciliazione famiglia-lavoro.  Sicuramente non mancano alcuni strumenti, basti pensare ai permessi retribuiti o al congedo parentale o, ancora, al rimborso dei costi legati alla gestione dei figli. Ma gli interventi a volte sembrano diretti solo a medie o grandi realtà produttive.

E le microimprese? Le ditte individuali? Le piccole attività familiari?  Le piccole dimensioni rappresentano comunque la centralità del tessuto produttivo ma l’impressione è quella che le stesse usufruiscano di aiuti solo “una tantum”. Le dinamiche familiari non vanno sottovalutate, nella maggior parte dei casi ricadono soltanto sulle donne. Si fa fatica a cambiare l’approccio mentale, che identifica la famiglia come “presidio da accudire”. Mentre, a mio avviso,  il sostegno alle famiglie si attiva lavorando sulle relazioni, sul lavoro di comunità e sulla cittadinanza attiva, favorendo un approccio in cui le famiglie attivamente offrano soluzioni ai problemi legati al quotidiano.

L’imprenditoria femminile locale (che seguo da un po’ di tempo) mi ha portato ad una riflessione: la stessa necessita di integrare la dimensione sociale. Certamente non si immagina un’economia senza consumi,  ma si dovrebbe assumere la logica della produzione di valore come un meccanismo di crescita, dove i consumi diventano più la derivata che il motore propulsore della crescita.

Perché non realizzare sul territorio delle “zone franche” per le famiglie, luoghi per confrontarsi e identificare problemi. Perché non favorire sostegno maggiore alle donne anche scambiando semplici e concrete  informazioni? Perché non presentare insieme progetti e soprattutto proporre di farli  valutare alla cittadinanza, piuttosto che da un impersonale nucleo di valutazione del settore pubblico?

Riflessioni di Marina Gargiulo

 

giovedì 8 ottobre 2015

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER LE DONNE: FINO A 15.000,00 euro per Avvio di impresa e fino a 5.000,00 euro per consolidamento di imprese già esistenti


 
 
 
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER LE DONNE: FINO  A 15.000,00 euro per Avvio di  impresa e fino a 5.000,00 euro per consolidamento di imprese già esistenti

 ATTIVITA' DI SUPPORTO E CONSULENZA IN CONFARTIGIANATO - SPORTELLO DONNA IMPRESA - OGNI MARTEDI DALLE ORE 15.00 ALLE ORE 19.00

Avviso pubblico "Intesa Conciliazione tempi di vita e di lavoro "

 

 


Approvazione Avviso Pubblico Servizi Finanziari e di Accompagnamento a Favore di Microimprese Femminili programma "Intesa Conciliazione tempi di vita e di lavoro per il 2012 Linee d'azione a) e d) Sportelli donna per il welfare territoriale.

SCADENZA AVVISO: 30 OTTOBRE 2015 ORE 12.00.


Sono agevolabili, ai sensi del presente Avviso Pubblico, due categorie di progetti:

Categoria A - Progetti di avvio d’impresa

Micro imprese femminili da costituire e da iscrivere nel registro delle imprese successivamente alla pubblicazione del presente Avviso.

Le Micro imprese dovranno avere la sede legale e almeno una sede operativa nella Regione Lazio al momento dell’iscrizione nel registro delle imprese.

Categoria B - Progetti di consolidamento d’impresa

Micro imprese femminili che, al momento della pubblicazione del presente Avviso, siano costituite e iscritte nel registro delle imprese da non più di 36 mesi.

Le micro imprese devono avere la sede legale e almeno una sede operativa nella Regione Lazio al momento della presentazione della domanda.

I progetti di cui alla Categoria B dovranno avere carattere innovativo con la finalità di facilitare l’accesso ai servizi alla persona e la conciliazione vita lavoro delle donne.

Sono agevolabili le iniziative (Categoria A e Categoria B) relative a tutti i settori, limitatamente a quanto previsto dalla normativa comunitaria vigente in tema di aiuti “de minimis”, preferibilmente nel settore dei servizi alla persona, alla famiglia, sostegno domestico e conciliazione vita lavoro.

 

Per quanto riguarda la Categoria A viene riconosciuto per ogni progetto ammesso a finanziamento un contributo a fondo perduto pari all’ 80% delle spese ammissibili, di cui al successivo Art. 8, entro il limite massimo di € 15.000,00.

 

2. Per quanto riguarda la Categoria B viene riconosciuto per ogni progetto ammesso a finanziamento un contributo a fondo perduto pari al 100% delle spese ammissibili, di cui al successivo Art. 8, entro il limite massimo di € 5.000,00.

Le agevolazioni ottenute non possono essere cedute dal beneficiario ad un altro soggetto

SPESE AMMISSIBILI

Per ogni progetto presentato saranno ritenute ammissibili le spese appartenenti alle seguenti tipologie:

a) brevetti e/o licenze, acquisiti o ottenuti in licenza, regolarmente fatturati alle normali condizioni di mercato da soggetti esterni e indipendenti dal soggetto proponente;

 

b) investimenti materiali in macchinari e attrezzature nuove di fabbrica, regolarmente fatturati alle normali condizioni di mercato da soggetti esterni e indipendenti dalla società proponente, giudicati indispensabili alla realizzazione del programma;

 

c) consulenze specialistiche (interventi di assistenza all’impresa nella predisposizione e nella realizzazione del progetto), regolarmente fatturate alle normali condizioni di mercato da soggetti esterni e indipendenti dalla società proponente;

 

d) competenze tecniche, acquisite da fonti esterne e indipendenti dalla società proponente, a prezzi di mercato, così come i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell'attività di progetto;

 

e) acquisto di materie prime, semilavorati, prodotti finiti e materiale di consumo, funzionali al progetto, regolarmente fatturati alle normali condizioni di mercato da soggetti esterni e indipendenti dalla società proponente. In tale voce sono compresi i costi per l’acquisto dei materiali necessari alla realizzazione di prototipi, modelli, ecc. se previsti nel progetto ammesso

 

F) spese di personale dipendente o assunto a contratto nella misura in cui essi sono impiegati nel progetto;

 

g) spese generali di gestione (a titolo esemplificativo: affitto della sede, spese di costituzione della società, notaio, iscrizione alla CCIA ecc.);

domenica 6 settembre 2015

GREEN ECONOMY: IN FASE DI PRESENTAZIONE IL PROGETTO DI DONNA IMPRESA





Lo scorso 2 settembre presso la sede della Confartigianato imprese Latina si è svolto l’incontro di presentazione del nuovo bando sull’imprenditoria femminile “Innovazione: sostantivo femminile” della Regione Lazio. Numerose le presenze di imprenditrici affermate e neo-imprenditrici che intendono avviare nuove attività. Molte le idee innovative che si andranno a proporre nei prossimi giorni, al fine di redigere progetti per il territorio. In particolare, il movimento di Donna impresa, presieduto dalla dott.ssa Marina Gargiulo, ha intenzione di presentare un progetto sulla green economy. << Ovviamente per motivi di privacy non posso divulgare l'idea >> afferma Marina Gargiulo <<  E' comunque sul tema della green economy per il riciclaggio e abbraccia anche il tema della social innovation prevista dal bando. Il progetto è molto concreto e chiederò un contributo massimo di 30.000 euro prevedendo la costituzione di una start-up innovativa in forma societaria di s.r.l. Per chi fosse interessato all’inserimento nel progetto, è previsto un piccolo contributo a copertura delle spese di progettazione,  preparazione della documentazione  e spedizione alla Bic Lazio>> Informazioni e adesioni al numero 0773666593 – fax 0773666138 – email: latina.formazione@mail.confartigianato.it

Termine ultimo per le adesioni venerdi 11 settembre ore 17.00. n forma di srl. Per chi fosse interessata ad essere inserita nel mio progetto è previsto un piccolo contributo a copertura delle spese di progettazione, preparazione della documentazione e spedizione del progetto alla Bic Lazio. Le donne che intendono inserirsi faranno parte della società che si andrà a costituire, ovviamente in caso di finanziamento da parte della Regione. Occorre portare per adesso soltanto un curriculum firmato e in formato pdf. Fatemi sapere. ciao Marinaforma di srl. Per chi fosse interessata ad essere inserita nel mio progetto è previsto un piccolo contributo a copertura delle spese di progettazione, preparazione della documentazione e spedizione del progetto alla Bic Lazio. Le donne che intendono inserirsi faranno parte della società che si andrà a costituire, ovviamente in caso di finanziamento da parte della Regione. Occorre portare per adesso soltanto un curriculum firmato e in formato pdf. Fatemi sapere

domenica 2 agosto 2015

Nuovo Credito in rosa e Formazione professionalizzante: i nuovi obiettivi 2015/2016




Nuovo Credito in rosa e Formazione professionalizzante: i nuovi obiettivi 2015/2016

Quaranta le imprenditrici presenti all’Assemblea organizzata dal  Movimento Donna impresa svolta lo scorso 29 luglio all’Hotel Europa. Presieduta dalla Presidente dott.ssa Marina Gargiulo, dalla Vice presidente dott.ssa Rosanna Carrano e dalla dott.ssa Mariella Camerota, direttrice di Filiale del Monte dei Paschi di Siena. Un modo per confrontarsi sulle iniziative realizzate nel primo semestre del 2015 e sulla pianificazione delle attività previste per il secondo semestre.
Sono state illustrate le opportunità per le imprese in rosa del territorio:  progetti  in sinergie con partnership in risposta agli avvisi pubblici, credito e finanziamento agevolato  per la categoria con convenzioni bancarie, corsi di formazione professionalizzante. Si evidenzia, in particolare, la partenza a breve del corso in Project management, che permette l’acquisizione della certificazione ed iscrizione all’Albo dei certificatori. Per il mese di ottobre  del corso specialistico in Operatore CAAF e del corso innovativo sul Diamante, come valutarlo e classificarlo. In programma, altresì, l’apertura di uno sportello dedicato esclusivamente alle start-up presso la sede della Confartigianato-Donna impresa.

Continuano pertanto le numerose iniziative del movimento, che al termine dell’incontro si è salutato per le ferie con un simpatico aperitivo.

Per informazioni: sportello imprenditoria femminile ogni martedi dalle ore 15.00 alle 19.00, presso la sede della Confartigianato imprese Latina, centro Latina Fiori, Torre 5 Gigli, scala A. Telef. 0773666593 Fax 0773666138 – Email: latina.formazione@mail.confartigianato.it

 

domenica 14 giugno 2015

RETE DI IMPRESE AL FEMMINILE PER LE ASSOCIATE DELLA CONFARTIGIANATO


 
 
RETE DI IMPRESE AL FEMMINILE PER LE ASSOCIATE DELLA CONFARTIGIANATO. ISCRIZIONE SUL PORTALE NAZIONALE

Il 23 giugno alle ore 18.00 è convocata una riunione straordinaria in Confartigianato. Si illustrerà per le imprenditrici associate al sistema la possibilità di iscriversi gratuitamente al portale nazionale di Donna impresa per l’offerta on line dei propri prodotti e/o servizi. Il progetto consente di creare una rete tra le imprenditrici con la finalità di costruire opportunità e condividere best practice. La piattaforma web consentirà di:

Ø  consolidare la rete di donne appartenenti al Movimento

Ø  incrementare la rete raggiungendo imprenditrici nel resto di Italia e all’estero

Ø  offrire uno spazio virtuale per trovare sinergie, possibili partner per progetti e nuove idee di business

Ø  condividere soluzioni, competenze, informazioni e risorse

Iscrizioni entro il 3 luglio 2015.

Vi aspetto!!

Dott.ssa Marina Gargiulo

Presidente Donna impresa

domenica 12 aprile 2015

Riflessioni ….Convention dei servizi – Roma, aprile 2015


 
 
Lo staff della Confartigianato imprese Latina è stato presente alla Convention dei servizi svoltasi a Roma il 9 e 10 aprile.
“La forza di un sistema complesso sta nella sua capacità di essere realmente presente sul territorio. Con i suoi uomini, le sue sedi, i suoi servizi. Da centinaia di dati analitici, organizzati per provincia e per regione, emerge la forza della Confederazione, capace di fornire servizi innovativi ma soprattutto di accompagnare la piccola impresa italiana verso una dimensione contemporanea, evoluta e digitale” :  è quanto affiora dall’ultimo censimento che ha coinvolto tutte le Confartigianato territoriali.

1.100 sedi sul territorio, 700.000 associati, 585.000 dichiarazioni dei redditi compilate, più di 14 milioni di euro in finanziamenti, 174.800 persone assistite dal patronato: questa la fotografia attuale.

Ma è necessario comunque evidenziare, nonostante i successi, che la differenza tra il Nord e il Sud del nostro paese è alquanto robusta. Basta considerare che associazioni come quelle di Vicenza, Milano e Novara contano in media più di 100 unità di lavoratori dipendenti e che il tessuto imprenditoriale è di gran lunga diverso da quello che “affanna” al sud, dove la situazione economica è critica e vede di continuo la chiusura di attività, anche storiche.  Sicuramente per l’associazione di categoria non risulta semplice operare in tale contesto. Una strategia da seguire potrebbe essere rappresentata da un potenziamento dei servizi alle imprese. Occorrono nuove idee, nuove formule da applicare, nuove offerte per il mercato che creano una nuova domanda. Sportelli per l’energia e l’ambiente, formazione di Consorzi per lo smaltimento dei rifiuti, sviluppo del fotovoltaico. Creare una comunità di pratiche al fine di specializzare ancor più il lavoro. Realizzare on line una piattaforma rivolta agli associati. Rivolgersi al mercato estero per nuovi mercati di sbocco del prodotto artigiano collaborando con le altre associazioni. Questi alcuni spunti di riflessione …

L’imprenditoria femminile anche necessita di nuovi slanci.  Bisogna supportare le imprese femminili, finalizzando il proprio impegno alla diffusione della cultura di impresa tra donne.  Perché non creare una piattaforma di confronto delle imprese “in rosa”, alle quali offrire servizi innovativi, opportunità per progetti di sistema soprattutto rivolti all’estero, tutela dell’ambiente,  inserimento in  un circuito qualificato di servizi integrati per orientare le scelte di conciliazione?

Rivolgo pertanto un invito alle imprenditrici che condividono con me tali riflessioni contattandomi al numero 0773666593 (sede della Confartigianato imprese Latina)

Marina Gargiulo

 

mercoledì 8 aprile 2015

calendario degli incontri


 
 
Confartigianato Donna impresa presenta una serie di iniziative. .. Parliamone insieme

1)                 E’ di imminente uscita il bando “Sostantivo femminile” seconda edizione finalizzato a promuovere la creatività e la valorizzazione del capitale umano femminile nei settori dell’innovazione. Favorire, ancora,  la creazione e lo sviluppo di soluzioni e progetti innovativi ideati e realizzati da donne. Un incontro preliminare per confrontare idee e pareri: martedi 14 aprile alle ore 18.00 in Confartigianato

2)                 presentazione del corso “progettazione del Gioiello in 3 D”.  Il 21 aprile alle ore 17.30 in Confartigianato imprese Latina l’arch. Michele Calvani, docente del corso in Progettazione del gioiello in 3D, illustrerà le caratteristiche del percorso formativo e sarà disponibile per tutte le informazioni necessarie.

3)                 FORMARE GRATUITAMENTE IN SICUREZZA I DIPENDENTI E  PARTECIPARE AI FONDI EUROPEI: ECCO COME FARE.  Sensibilizzazione sul tema dei Fondi Europei e Formazione gratuita Con Fonditalia: tutte le info. In Confartigianato imprese Latina il 12 maggio alle ore 17.00 si terrà un incontro informativo con i consulenti  di settore per presentare le nuove opportunità esistenti. La formazione gratuita, in particolare in Sicurezza del lavoro e Hccp,  tramite i Fondi interprofessionali e il nuovo fondo per la formazione Fonditalia. Verranno illustrate le metodologie di accesso al fondo e la conseguente formazione dei  lavoratori completamente gratuita.  Ancora, verrà presentata la programmazione a valere sui bandi europei, di prossima emissione. Si stima che per  il mese di giugno si darà il via al Fondo per il Micro-credito (finanziamenti agevolati a piccole imprese, negozi, botteghe e professionisti con partita Iva), ai Finanziamenti per la partecipazione a Fiere internazionali e contributi e agevolazioni per l’Artigianato con la legge di settore L.R.10/2007. Opportunità da non perdere. Professionisti e consulenti a disposizione per ogni chiarimento ed informazione

 

Per tutte le donne interessate a partecipare agli incontri informativi  occorre necessariamente  la prenotazione al numero 0773.666593 oppure una email: marinagarg@yahoo.it

VI ASPETTO NUMEROSE !!!!! 

Marina Gargiulo


domenica 8 marzo 2015

Nuovo Bando Microcredito PMI: prestiti per Avvio attività


 
 
Prestiti fino a 35 mila euro, restituibili in 7-10 anni, per autonomi, PMI, micro imprese, professionisti, singoli imprenditori, che vogliono aprire un’attività: è il bando Microcredito PMI, per aderire al quale sarà fissato un click day all’inizio del prossimo mese di aprile.  A disposizione c’è un totale di 40 milioni di euro, 30 messi a disposizione dal ministero dello Sviluppo Economico, e 10 dal Movimento 5 Stelle, attraverso il Fondo di Garanzia per le PMI. Lo annunciano i Consulenti del Lavoro, partner dell’iniziativa, che per sensibilizzare le PMI e gli autonomi hanno fatto partire la campagna “Il Microcredito passa dai Consulenti del lavoro“.

Il riferimento normativo è il decreto ministeriale 24 dicembre 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 febbraio 2015. Il bando per il Microcredito finanzia persone singole, società di persone, Srl semplificate, associazioni, cooperative per l’avvio o l’esercizio di attività di lavoro autonomo o di Microimpresa, società tra professionisti. La caratteristica fondamentale del microcredito è che non sono necessarie le garanzie che vengono normalmente richieste per un prestito bancario. Ogni richiedente può ottenere un prestito base di 25mila euro, che possono arrivare a quota 35mila prevedendo un’erogazione frazionata che subordina i versamenti successivi ai primi alle seguenti condizioni: il pagamento puntuale delle ultime sei rate e lo sviluppo del progetto finanziato, attestato dal raggiungimento di risultati intermedi che sono stabiliti dal contratto e verificati dall’operatore di microcredito.

Il finanziamento viene restituito con un piano di rate trimestrali, che dura sette anni, oppure dieci se il finanziamento riguarda anche progetti formativi. Il prestito è sempre finalizzato all’avvio di una nuova attività organizzata in forma individuale, di associazione, di società di persone, Srl semplificata, cooperativa. Non possono accedere titolari di partita IVA da più di cinque anni, o con un numero di dipendenti o collaboratori superiore a cinque. Escluse anche le imprese che, per dimensioni, rientrano nell’ambito di applicazione della Legge fallimentare. È possibile ottenere la garanzia del Fondo per le PMI fino all’80% del finanziamento, e una controgaranzia, sempre all’80%, su un importo garantito da Confidi o da un altro fondo.

Marina Calderone, presidente dei Consulenti del Lavoro, sottolinea che gli interessati:

«Potranno avere dai Consulenti del lavoro tutte le informazioni necessarie per la compilazione della domanda, che pubblicheremo anche sul sito www.consulentidellavoro.it» e aggiunge: «assistiamo 1.250.000 piccole e medie e imprese e gestiamo quasi 8 milioni di rapporti di lavoro, pertanto, gli studi dei nostri iscritti rappresentano un presidio funzionale al buon andamento della pubblica amministrazione».

Effettuata la richiesta, i requisiti vengono verificati in 30 giorni e viene presentata la relativa documentazione alle banche per l’erogazione del prestito. (Fonti: scheda tecnica sul Bando Microcredito PMI dei Conulenti del Lavoro)