martedì 10 novembre 2015

2040: l'imprenditore nel futuro


 
 
 
2040: proviamo ad immaginare il futuro se non lontanissimo, almeno per la generazione dei quaranta e dintorni,  che tra venti anni e più si troveranno ad un passo dalla pensione o forse sarà solo un miraggio.. Generazione tartassata di tasse, poche prospettive .. che lascia un’eredità pesante ai propri figli. Investita dalla crisi economica e con un contratto di lavoro che ormai rappresenta solo un lontano ricordo. E allora quale alternativa? Mettersi in proprio? Attività nuove imprenditoriali che sorgono come funghi e che con altrettanta fretta vengono chiuse nel giro di qualche mese. Ma l’imprenditore del futuro come dovrebbe essere? Proviamo ad immaginarlo.. In doppiopetto grigio che stringe la sua giacca al freddo di ogni mattina? Immerso nel suo tablet o nel suo smartphone alla ricerca di una nuova clientela? Alle prese con concetti come “internazionalizzazione” o “outsourcing” . Ma cosa realmente esprimono questi concetti?  Siamo veramente pronti per i mercati internazionali? Mercati che sono perfetti quartieri inglesi, dove tutto è preciso, come l’ora  del thè. Forse sarebbe meglio non cercare di assomigliare e non imitare i nostri cugini europei che nel 2040 forse ci vivono già.. A noi italiani il thè non piace, non piace essere rigidi.. Noi siamo l’eccellenza nel mondo, siamo la moda,  siamo il gusto, il design, siamo l’arte…e la creatività non si scandisce con le ore di un orologio. Per noi internazionalizzazione significa essere cittadini del mondo e l’unicità dei prodotti ci contraddistingue. L’imprenditore del futuro allora forse bisogna immaginarlo come leader di una squadra, dove ogni componente della squadra è a sua volta un leader nel proprio campo. Le persone sono il vero patrimonio di un’azienda. E non c’è politica di abbattimento dei costi che tenga. L’innovazione forse è un concetto semplice, senza ricercare chissà quali paroloni o invenzioni. Innovare è sfruttare al meglio il nostro cervello, non renderlo schiavo di un cellulare ..che può procurare uno pseudo-infarto se cade nell’acqua. Magari tra venti anni il nostro telefonino ci farà lo stesso effetto ad oggi di un disco a 33 o 45 giri. E allora da soli non andiamo da nessuna parte. Fare squadra e conservare la propria unicità. Creare sentieri alternativi al sistema economico attuale, per arrivare al traguardo del 2040 che magari.. ci aspetta da un bel po’…

Marina Gargiulo

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