Dal
meeting di Rimini "Le sfide professionali del nostro tempo"
una lezione ai giovani futuri manager delle società italiane e a
coloro che ispirano a crearsi una posizione di rilievo. Per le
aziende e il loro modo di fare business si assiste ad un rapido
cambiamento dovuto ad una situazione di discontinuità economica e
ad un'evoluzione delle nuove tecnologie. Anche le richieste del
mercato e le esigenze dei clienti sono leve di tale cambiamento. Le
aziende devono ormai innovarsi, processo necessario, naturale e
obbligatorio. La comprensione del cambiamento, le strade da
percorrere e l'organizzazione interna sono le nuove sfide.
Fondamentali per raggiungere gli obiettivi l'intuizione,
l'esperienza e soprattutto il merito. Basta con le classi dirigenti
mediocri. Per far fronte alla dinamicità del mercato gli
ingredienti vanno miscelati all'uomo e alle sue capacità
professionali. Orientamento strategico e capacità di guardare al
futuro, leadership e lavoro di squadra. Condividere principalmente il
Sapere, scambiarsi idee e progetti, fenomeno incalzante del Nord
d'Italia. Nelle sedi lombarde del nostro paese lavorano centinaia di
giovani insieme ai ricercatori, che creano quasi una start up a
settimana e partecipano ai 18 campus studio operativi, con master e
corsi di formazione, assistenza e organizzazione di eventi. Una
formula sinergica basata sulla "contaminazione delle idee".
Nella nostra provincia si potrebbe auspicare alla realizzazione di un
grande campus di studio e di ricerca dove convergere le forze lavoro
dei giovani. La contaminazione delle idee o ancora, come dicono gli
inglesi, una sorta di "brainstorming" ossia la tempesta dei
cervelli. Innovare e creare in nome della meritocrazia, che
sicuramente appartiene alla nuova cultura imprenditoriale, offuscata
e limitata da anni da una consistente mediocrità.
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