Le
nostre imprese dal valore artigiano anche se piccole sono sempre più
capaci di straordinaria innovazione, tutte eredi di una
tradizione del "saper fare", saper quindi risolvere con
maestria problemi e richieste, dare forme intelligenti e creative.
Le
nostre piccole imprese che producono bellezza, catapultate in mercati
spietati al passo con le tecnologie digitali. Ormai siamo circondati
da una sorta di "app economy", dove i social
diventano le nuove leve del marketing.
Ricordate
nel passato i radioamatori? Quelli che trasmettevano notizie
in tempo reale intercettando le frequenze delle stazioni radio? Oggi
le voci nelle frequenze radio si sono trasformate e trasferite nelle
bacheche di facebook, nei dibattiti di twitter e nelle frasi dei
blog. Tutto è alla portata di tutti. Dai vecchi Lp alle playlist,
dai dischi a youtube, tutto si "scarica" e si riproduce,
spesso senza controllo.
Sono
pronte le nostre piccole attività produttive a sfruttare al massimo
il business digitale? Capaci di innovare ma timide di fronte ai
cambiamenti del mercato emergente, necessitano sempre di supporti
esterni anche per veicolare la propria immagine. Creano prodotti
unici al mondo ma poi si spaventano davanti a chi parla inglese.
Bisognerebbe smettere di imitare modelli di importazione e
concentrarsi sulle potenzialità del nostro paese, "erede di un
sapere tramandato da secoli"
riflessioni
di Marina Gargiulo
La riflessione merita più di un commento! Il primo: evviva! Si sbaglia sempre quando - anche in tema di impresa e lavoro - si lasci che a dettare linee guida siano esperienze e soggetti estranei al proprio sentire, alla natura intrinseca di un'iniziativa locale, con l'errata convinzione che il 'nuovo' sia sempre lontano dalla propria realtà di vita e di territorio. Un secondo pensiero, però, non può rinunciare ad essere autocritico e rigoroso: l'impresa (non a caso, genere femminile pure lei!)deve sapersi dotare di strumenti imprescindibili di per sé, perché fattori essi stessi di crescita, oltre che prezioso fattore di difesa delle posizioni acquisite. Così, una maggiore diffusione di conoscenza delle lingue, tanto per restare all'esempio fatto, è uno di tali fattori massimamente da perseguire. Fra gli altri, però, vi sono - ancora e soprattutto - le valenze e i talenti personali, introvabili - spesso - in barba a tanta dilagante tecnologia. Questo patrimonio, umano e professionale, abbonda per Donna Impresa che a Latina, sotto la guida della Presidentissima Dr.ssa Gargiulo sta, ormai da anni, arricchendo di grandi esperienze la Confartigianato di Latina. Un piacere, lavorare così!
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