Pubblichiamo la sintesi dell'intervento della dott.ssa Sandra Verducci, funzionario della camera di Commercio di Latina, al forum del progetto CCIAA - Confartigianato sull'imprenditoria femminile.
Hotel Europa di Latina.
Venerdì 7 marzo 2014
Porre al centro le imprese.......
La
scelta di porre al centro delle politiche istituzionali le imprese e i loro
fabbisogni è una priorità della Camera di Commercio e, con sempre maggior
forza, occorre diffondere a tutti i livelli istituzionali la consapevolezza che
solo un contesto territoriale competitivo può rendere le imprese competitive e
le questioni di genere sono strettamente connesse alla competitività di un
Paese.
L’Italia,
come noto, si caratterizza per il basso tasso di occupazione femminile (46,5%, fonte
Istat – anno 2013) e un alto tasso di donne inattive (46,4%, fonte Istat – anno
2013); tali dati posizionano il nostro Paese al numero 27 dei Paesi Europei
(davanti a Malta e Grecia).
Bankitalia
afferma che se il tasso di occupazione femminile salisse ad un livello del 60%
(Strategia di Lisbona 2010), il Prodotto Interno Lordo del Paese avrebbe un
incremento del 7%! A tutto ciò si deve aggiungere il fatto che le donne in
Italia rappresentano il 60% dei laureati, mentre solo il 4% delle donne
raggiunge i vertici delle imprese. Dunque, si assiste ad un vero e proprio
spreco di risorse e capacità.
Il
dibattito è di grande attualità anche a livello comunitario: in sede UE si è
asserito che il livello di competitività di un Paese ha come fattore
determinante il capitale umano e la donna rappresenta una risorsa importante
sotto utilizzata.
Questioni
si cui si dibatte da anni, quali la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro,
la bassa partecipazione femminile al mercato del lavoro, la scarsa
legittimazione famigliare, che spesso conducono la donna a rinunciare alla
carriera o a decisioni più drastiche, quale l'abbandono del lavoro, rimangono
irrisolte perché, in primis, in
Italia si tratta di un problema culturale. Lo dimostrano le risultanze del World Economic Forum, organizzazione internazionale
nata sotto l’egida dell’UE, che ha licenziato un’indagine sulla disparità di
genere, che colloca l’Italia al 71° posto, dietro alla Cina e alla Romania; ai
primi posti di tale classifica si collocano i Paesi del Nord Europa.
Dunque,
è necessario insistere oltre che nell’alimentare il dibattito, anche con iniziative
come quella che oggi viene celebrata nel suo momento conclusivo, in quanto è
indispensabile affiancare all’opinione azioni concrete, appunto come questa.
dott.ssa Sandra
Verduci
Funzionario
Camera di Commercio di Latina