domenica 1 ottobre 2017

E lo chiamano diritto allo studio! Il dramma delle università a numero chiuso





E lo chiamano diritto allo studio! Il dramma delle università a numero chiuso


Mi sento di condividere una problematica che in questi giorni mi appartiene.. Ma dove è finito il diritto allo studio? Quel diritto che ogni studente possiede o dovrebbe possedere? Mia figlia esce dal liceo scientifico con ottimi voti e "prova" i test di ammissione all'Università a Roma. Fin qui tutto bene, viene ammessa ed è pronta per l'immatricolazione. Ma mi racconta che lascia indietro tanti amici, che bravissimi liceali non sono riusciti ad entrare in nessuna universi. Due, Tre, quattro prove, tra Milano, Bologna, Roma e Napoli. Esclusi... Ed ora? Cosa faranno questi giovani? "Un anno a spasso"? Neanche l'idea di un'esperienza di lavoro può consolarli, con la crisi economica che soffoca l'Italia. Andrebbero aboliti i test di ammissione? Le restrizioni all'accesso bloccano a tutti il diritto almeno di provarci a studiare all'università. Curiosando su internet, mi accorgo che statisticamente le immatricolazioni nei corsi di laurea negli ultimi anni sono dmininuite di oltre 140.000 unità. Parecchi si spostano in Europa, soprattutto in Belgio.
Probabilmente la Facoltà di Giurisprudenza ha sfornato troppi avvocati che oggi lavorano per poche centinaia di euro per combattere la concorrenza. Ma altre Facoltà immettono sul mercato giovani con talento, basti pensare a Medicina e Ingegneria. Secondo l’ultima indagine Almalaurea, a un anno dalla laurea magistrale lavora l’81,3 % dei medici e l'88% degli ingegneri. In fondo alla classifica i laureati in materie letterarie (65,9 %) e geo-biologiche (56%). Lo Stato deve investire sulla produzione di medici, avvocati, architetti, economisti, facendo una ragionevole previsione di quanti laureati l’economia sarà in grado di assorbire. Dovrebbe investire sul talento, sul merito. E invece? Sta a guardare mentre si somministrano test di "cultura generale" (quale cultura? A risposta multipla??). Una cultura che vale 1 punto se mi dice bene e zero punti se la risposta è lasciata in bianco. Non era meglio l'Università dei nostri tempi? Quando tutti si potevano iscrivere, tutti avevano il diritto a studiare. E la selezione avveniva il modo "naturale", esame dopo esame..

di Marina Gargiulo








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