"Confartigianato Donne Impresa Latina" - Per un sostegno ed una promozione delle pari opportunità sul territorio di Latina. Progetto con Camera di Commercio di Latina. Febbraio 2014.
giovedì 22 dicembre 2016
BUONE FESTE
Confartigianato Donne impresa augura a tutte le imprenditrici Buon Natale e sereno anno 2017, con l'auspicio di sempre crescenti ed innovativi progetti da condividere insieme
Marina Gargiulo
martedì 20 dicembre 2016
Il volto femminile del sistema produttivo
Grazie
al patrimonio del Registro delle imprese delle Camere di commercio, è
possibile quantificare l’effettiva dimensione dell’imprenditoria
femminile dal punto di vista dell’impresa come unità economica:
informazioni utili e più appropriate per la migliore definizione
delle politiche a favore dell’imprenditorialità per questo
specifico segmento produttivo. Tale patrimonio informativo fondato
sui dati di Registro e valorizzato con l’Osservatorio
dell’imprenditoria femminile, pone il nostro Paese
all’avanguardia tra i paesi più avanzati, perché rappresenta una
vera e propria best practice pienamente
riconosciuta a livello internazionale, che consente di disegnare
e sviluppare le politiche sull’imprenditoria femminile con un
maggiore grado di precisione del target di riferimento. Del resto,
l’Italia si è accreditato come paese di lunga tradizione sulle
politiche per l’imprenditorialità femminile a confronto con tanti
altri paesi avanzati.Una impresa su cinque in Italia è femminile.
Secondo gli ultimi dati, nel 2016 le imprese femminili ammontano a 1
milione e 312 mila, corrispondenti al 21,7% del totale
imprenditoriale.
Più
servizi e agricoltura e meno industria: le imprese femminili a
confronto con quelle maschili. Sotto il profilo strettamente
settoriale, le imprese femminili sono maggiormente concentrate nel
settore dei servizi, dove operano circa i due terzi (65,5%; oltre 850
mila) del totale delle imprese “rosa” contro solo poco più della
metà nel caso delle imprese maschili (54,0%), e nel settore primario
(agricoltura, silvicoltura e pesca), in cui si concentra quasi il 17%
delle imprese femminili (circa 220 mila) contro solo poco più
dell’11% di imprese maschili. Se da un lato il ruolo della donna
può contribuire a portare innovazione in un settore più “storico
e tradizionale” come quello agricolo o in molti volti del
terziario, dall’altro lato appare importante aiutare ad
avvicinare il fare impresa femminile al settore industriale, con
particolare riguardo a molti ambiti del manifatturiero più
high-tech, perché significherebbe fare entrare la donna in modalità
imprenditoriali più complesse sì, ma dall’alto tasso di crescita
tecnologica, innovativa e aziendale.
Dimensione
“micro” e conduzione “individuale”: 97 imprese su 100
guidate da donne hanno meno di 10 addetti. Riguardo alla forma
giuridica, il 65% delle imprese femminili sono ditte individuali
contro il 50,9% nel caso di quelle maschili. Nei settori
dell’alimentare, della moda e della lavorazione dei minerali non
metalliferi (vetro, ceramica, ecc.) l’artigianato è più
presente tra le imprese femminili che fra quelle maschili. Nel
settore alimentare il 69,6% delle imprese femminili sono artigiane
(10.200 in termini assoluti) contro il 56,2% nel caso delle imprese
maschili; nella moda sono artigiane il 68,7% delle imprese femminili
(circa 25 mila) contro il 42,5% di quelle maschili; nella lavorazione
dei minerali non metalliferi le imprese artigiane rappresentano il
56,3% (2.400 in termini assoluti) tra le imprese femminili contro il
51,1% tra le imprese maschili. Chiare evidenze di quanto sia
veramente forte il connubio “impresa femminile-artigianato” in
alcuni ambiti del made in Italy.
Ancora,
6 le filiere dell’imprenditoria in rosa che emergono
a partire dai settori più femminili che rappresentano quindi il core
di ciascuna di esse. Primeggia per tasso di femminilizzazione la
filiera “Cultura, sport e benessere”, Seguono poi le altre
filiere: “Moda”, Turismo”, “Assistenza socio sanitaria”,
“Agroalimentare” “Terziario avanzato”.
Le
imprese femminili crescono e più velocemente di quelle maschili:
pesano ancora poco sul tessuto imprenditoriale ma sono in
crescita. Le startup innovative femminili hanno davanti un enorme
potenziale da sfruttare.
La
maggiore parità di genere è quella poi che offre la green
economy. La green economy, intesa come la transizione verso
un’economia sostenibile sotto il profilo ambientale ed efficiente
nell’uso delle risorse naturali, è un fenomeno pervasivo, con
orizzonti ampi e variegati, che racchiude molteplici opportunità per
le imprese, con notevoli ricadute in particolare sulla creazione di
nuovi posti di lavoro. Le assunzioni con preferenza esplicita per le
donne riguardano ben il 75% della domanda di lavoro
Analisi elaborata dalla dott.ssa Marina Gargiulo
Presidente Confartigianato Donna impresa
domenica 11 dicembre 2016
ZINGARETTI PREMIA IL NOSTRO PROGETTO
Successo per la nostra
provincia. Domani a Roma l'evento di premiazione dei progetti
durante la "Giornata della creatività". Nicola
Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, premia i talenti,
unitamente agli Assessori Guido Fabiani (sviluppo economico) e Lidia
Ravera (Cultura e politiche giovanili). Latina c'è. Noi ci saremo!
Quasi un anno fa l'avviso pubblico sul Fondo di creatività invitava
a presentare proposte innovative per il territorio per la diffusione
della cultura. Durante un incontro organizzato da Confartigianato
Donna impresa un gruppo ristretto di donne decide di accogliere la
sfida. Presentiamo il progetto alla Regione Lazio "il Museo
Tattile Pontino". L'obiettivo è di migliorare la fruizione
delle collezioni museali, permettendo il libero accresso grazie al
superamento delle barriere. Il progetto si concretizza con
l'allestimento di percorsi di visita tattili per non vedenti e
ipovedenti, attraverso strumenti appositamente progettati.
Riproduzione di di reperti e opere in stampa 3D, integrati da
mappe, pannelli tattili, guide in braille, app audioguide.
Altresì il progetto vuole anche colmare il vuoto nel panorama dei
servizi culturali, per offrire uno spazio dove la percezione acustica
passi attraverso suggestioni plurisensoriali. La sperimentazione
prenderà vita come prima tappa al Museo di Piana delle Orme, che
fornirà i modelli della bonifica pontina per riprodurli su scala.
Due settimane fa l'esito delle
graduatorie. Il nostro progetto è tra i primi dieci. Hanno creduto
in noi. Dopo la premiazione si costituirà la società Donna
cultura srl che gestirà l'iniziativa, i contatti, avrà un
proprio sito web..
Il team del progetto:
Simona Mulè, laurea in
scienze giuridiche, project manager, esperienza nel coordinamento dei
progetti nel terzo settore e nella P.A., ideatrice della proposta
progettuale
Marina Gargiulo, laurea
in Economia, docente di economia aziendale, esperienza pluriennale
nella formazione e nella progettazione a valere sui bandi, presidente
di Confartigianato Donna impresa
Nikolina Valentic,
ingegnere informatico e analista ricercatore
Daniela Maurizi,
ingegnere informatico, docente, direttrice del centro studi Planet
school, ente di formazione accreditato
Rosanna Carrano, laurea
in sociologia, esperienza pluriennale nella formazione e
imprenditoria femminile, titolare della Dinamica scuola di Latina,
ente di formazione
Lorena Piraino, laurea
in Economia, docente, responsabile amministrativa e risorse umane
dell'Enadil, ente di formazione
Annalisa Romaniello,
avvocato civilista, giornalista pubblicista, direttrice editoriale
del "Foro pontino"
Sarah Perpetuini,
studentessa in Economia e management con percorso di studi
nell'economia solidale
Siamo orgogliose di rappresentare Latina alla premiazione regionale
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