giovedì 22 dicembre 2016

BUONE FESTE




Confartigianato Donne  impresa  augura a tutte le imprenditrici Buon Natale e sereno anno 2017, con l'auspicio di sempre crescenti ed innovativi progetti da condividere insieme

Marina Gargiulo

martedì 20 dicembre 2016

Il volto femminile del sistema produttivo


Grazie al patrimonio del Registro delle imprese delle Camere di commercio, è possibile quantificare l’effettiva dimensione dell’imprenditoria femminile dal punto di vista dell’impresa come unità economica: informazioni utili e più appropriate per la migliore definizione delle politiche a favore dell’imprenditorialità per questo specifico segmento produttivo. Tale patrimonio informativo fondato sui dati di Registro e valorizzato con l’Osservatorio dell’imprenditoria femminile, pone il nostro Paese all’avanguardia tra i paesi più avanzati, perché rappresenta una vera e propria best practice pienamente riconosciuta a livello internazionale, che consente di disegnare e sviluppare le politiche sull’imprenditoria femminile con un maggiore grado di precisione del target di riferimento. Del resto, l’Italia si è accreditato come paese di lunga tradizione sulle politiche per l’imprenditorialità femminile a confronto con tanti altri paesi avanzati.Una impresa su cinque in Italia è femminile. Secondo gli ultimi dati, nel 2016 le imprese femminili ammontano a 1 milione e 312 mila, corrispondenti al 21,7% del totale imprenditoriale.

Più servizi e agricoltura e meno industria: le imprese femminili a confronto con quelle maschili. Sotto il profilo strettamente settoriale, le imprese femminili sono maggiormente concentrate nel settore dei servizi, dove operano circa i due terzi (65,5%; oltre 850 mila) del totale delle imprese “rosa” contro solo poco più della metà nel caso delle imprese maschili (54,0%), e nel settore primario (agricoltura, silvicoltura e pesca), in cui si concentra quasi il 17% delle imprese femminili (circa 220 mila) contro solo poco più dell’11% di imprese maschili. Se da un lato il ruolo della donna può contribuire a portare innovazione in un settore più “storico e tradizionale” come quello agricolo o in molti volti del terziario, dall’altro lato appare importante aiutare ad avvicinare il fare impresa femminile al settore industriale, con particolare riguardo a molti ambiti del manifatturiero più high-tech, perché significherebbe fare entrare la donna in modalità imprenditoriali più complesse sì, ma dall’alto tasso di crescita tecnologica, innovativa e aziendale.

Dimensione “micro” e conduzione “individuale”: 97 imprese su 100 guidate da donne hanno meno di 10 addetti. Riguardo alla forma giuridica, il 65% delle imprese femminili sono ditte individuali contro il 50,9% nel caso di quelle maschili. Nei settori dell’alimentare, della moda e della lavorazione dei minerali non metalliferi (vetro, ceramica, ecc.) l’artigianato è più presente tra le imprese femminili che fra quelle maschili. Nel settore alimentare il 69,6% delle imprese femminili sono artigiane (10.200 in termini assoluti) contro il 56,2% nel caso delle imprese maschili; nella moda sono artigiane il 68,7% delle imprese femminili (circa 25 mila) contro il 42,5% di quelle maschili; nella lavorazione dei minerali non metalliferi le imprese artigiane rappresentano il 56,3% (2.400 in termini assoluti) tra le imprese femminili contro il 51,1% tra le imprese maschili. Chiare evidenze di quanto sia veramente forte il connubio “impresa femminile-artigianato” in alcuni ambiti del made in Italy.

Ancora, 6 le filiere dell’imprenditoria in rosa che emergono a partire dai settori più femminili che rappresentano quindi il core di ciascuna di esse. Primeggia per tasso di femminilizzazione la filiera “Cultura, sport e benessere”, Seguono poi le altre filiere: “Moda”, Turismo”, “Assistenza socio sanitaria”, “Agroalimentare” “Terziario avanzato”.

Le imprese femminili crescono e più velocemente di quelle maschili: pesano ancora poco sul tessuto imprenditoriale ma sono in crescita. Le startup innovative femminili hanno davanti un enorme potenziale da sfruttare.

La maggiore parità di genere è quella poi che offre la green economy. La green economy, intesa come la transizione verso un’economia sostenibile sotto il profilo ambientale ed efficiente nell’uso delle risorse naturali, è un fenomeno pervasivo, con orizzonti ampi e variegati, che racchiude molteplici opportunità per le imprese, con notevoli ricadute in particolare sulla creazione di nuovi posti di lavoro. Le assunzioni con preferenza esplicita per le donne riguardano ben il 75% della domanda di lavoro

Analisi elaborata dalla dott.ssa  Marina Gargiulo
Presidente Confartigianato Donna impresa




domenica 11 dicembre 2016

ZINGARETTI PREMIA IL NOSTRO PROGETTO



Successo per la nostra provincia. Domani a Roma l'evento di premiazione dei progetti durante la "Giornata della creatività". Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, premia i talenti, unitamente agli Assessori Guido Fabiani (sviluppo economico) e Lidia Ravera (Cultura e politiche giovanili). Latina c'è. Noi ci saremo!
Quasi un anno fa l'avviso pubblico sul Fondo di creatività invitava a presentare proposte innovative per il territorio per la diffusione della cultura. Durante un incontro organizzato da Confartigianato Donna impresa un gruppo ristretto di donne decide di accogliere la sfida. Presentiamo il progetto alla Regione Lazio "il Museo Tattile Pontino". L'obiettivo è di migliorare la fruizione delle collezioni museali, permettendo il libero accresso grazie al superamento delle barriere. Il progetto si concretizza con l'allestimento di percorsi di visita tattili per non vedenti e ipovedenti, attraverso strumenti appositamente progettati. Riproduzione di di reperti e opere in stampa 3D, integrati da mappe, pannelli tattili, guide in braille, app audioguide. Altresì il progetto vuole anche colmare il vuoto nel panorama dei servizi culturali, per offrire uno spazio dove la percezione acustica passi attraverso suggestioni plurisensoriali. La sperimentazione prenderà vita come prima tappa al Museo di Piana delle Orme, che fornirà i modelli della bonifica pontina per riprodurli su scala.

Due settimane fa l'esito delle graduatorie. Il nostro progetto è tra i primi dieci. Hanno creduto in noi. Dopo la premiazione si costituirà la società Donna cultura srl che gestirà l'iniziativa, i contatti, avrà un proprio sito web..

Il team del progetto:
Simona Mulè, laurea in scienze giuridiche, project manager, esperienza nel coordinamento dei progetti nel terzo settore e nella P.A., ideatrice della proposta progettuale
Marina Gargiulo, laurea in Economia, docente di economia aziendale, esperienza pluriennale nella formazione e nella progettazione a valere sui bandi, presidente di Confartigianato Donna impresa
Nikolina Valentic, ingegnere informatico e analista ricercatore
Daniela Maurizi, ingegnere informatico, docente, direttrice del centro studi Planet school, ente di formazione accreditato
Rosanna Carrano, laurea in sociologia, esperienza pluriennale nella formazione e imprenditoria femminile, titolare della Dinamica scuola di Latina, ente di formazione
Lorena Piraino, laurea in Economia, docente, responsabile amministrativa e risorse umane dell'Enadil, ente di formazione
Annalisa Romaniello, avvocato civilista, giornalista pubblicista, direttrice editoriale del "Foro pontino"
Sarah Perpetuini, studentessa in Economia e management con percorso di studi nell'economia solidale

Siamo orgogliose di rappresentare Latina alla premiazione regionale