“La forza di un sistema complesso sta nella
sua capacità di essere realmente presente sul territorio. Con i suoi uomini, le
sue sedi, i suoi servizi. Da centinaia di dati analitici, organizzati per
provincia e per regione, emerge la forza della Confederazione, capace di
fornire servizi innovativi ma soprattutto di accompagnare la piccola impresa
italiana verso una dimensione contemporanea, evoluta e digitale” : è quanto affiora dall’ultimo censimento che
ha coinvolto tutte le Confartigianato territoriali.
1.100 sedi sul territorio, 700.000 associati,
585.000 dichiarazioni dei redditi compilate, più di 14 milioni di euro in
finanziamenti, 174.800 persone assistite dal patronato: questa la fotografia
attuale.
Ma è necessario comunque evidenziare,
nonostante i successi, che la differenza tra il Nord e il Sud del nostro paese
è alquanto robusta. Basta considerare che associazioni come quelle di Vicenza,
Milano e Novara contano in media più di 100 unità di lavoratori dipendenti e
che il tessuto imprenditoriale è di gran lunga diverso da quello che “affanna”
al sud, dove la situazione economica è critica e vede di continuo la chiusura
di attività, anche storiche. Sicuramente
per l’associazione di categoria non risulta semplice operare in tale contesto.
Una strategia da seguire potrebbe essere rappresentata da un potenziamento dei
servizi alle imprese. Occorrono nuove idee, nuove formule da applicare, nuove
offerte per il mercato che creano una nuova domanda. Sportelli per l’energia e
l’ambiente, formazione di Consorzi per lo smaltimento dei rifiuti, sviluppo del
fotovoltaico. Creare una comunità di pratiche al fine di specializzare ancor
più il lavoro. Realizzare on line una piattaforma rivolta agli associati. Rivolgersi
al mercato estero per nuovi mercati di sbocco del prodotto artigiano
collaborando con le altre associazioni. Questi alcuni spunti di riflessione …
L’imprenditoria femminile anche necessita di nuovi slanci. Bisogna supportare le imprese femminili,
finalizzando il proprio impegno alla diffusione della cultura di impresa tra
donne. Perché non creare una piattaforma
di confronto delle imprese “in rosa”, alle quali offrire servizi innovativi,
opportunità per progetti di sistema soprattutto rivolti all’estero, tutela
dell’ambiente, inserimento in un circuito qualificato di servizi integrati
per orientare le scelte di conciliazione?
Rivolgo pertanto un invito alle imprenditrici che condividono
con me tali riflessioni contattandomi al numero 0773666593 (sede della
Confartigianato imprese Latina)
Marina Gargiulo